Shawn Mendes on stage at sunny hill festival

Sunny Hill Festival

Sophia Carey con la Leica Q3

09/09/2025

Nell’area che delimita il Sunny Hill Festival, nelle campagne del Kosovo, regna un’atmosfera rilassata. Sul palco viene presentato un programma davvero variegato e accattivante, con star internazionali come Shawn Mendes e Peggie Gou che si alternano ad artisti locali come Era Istrefi e naturalmente Dua Lipa.

Per lei è un sensazionale ritorno in patria. Fondato nel 2018 da Dua Lipa e suo padre, Dukagjin Lipa, il Sunny Hill è un festival musicale che vuole rappresentare il loro orgoglio culturale. Da allora l’evento si affermato come piattaforma che collega i Balcani al resto del mondo.

Per Sophia Carey, fotografa di concerti che vive a Manchester, si tratta di un banco di prova per la sua creatività. Con la sua Leica Q3 si muove attraverso l’irrefrenabile energia di questo sfavillante festival, con l’obiettivo non solo di realizzare belle fotografie, ma soprattutto di catturare quella sfuggente sensazione racchiusa nei momenti. 

sophia carey at the sunny hill festival with her leica q3

La creatività che scaturisce dalla limitazione

A differenza dei suoi incarichi abituali, questa volta Carey non porta con sé apparecchiature pesanti, lunghi obiettivi e grandi fotocamere, ma sceglie la Leica Q3. Compatta e discreta, è una macchina che le permette di passare senza problemi ai controlli di sicurezza, come una normale partecipante al festival. Nel trambusto di musica, luci e movimenti, proprio questo aspetto minimalista si rivelerà il suo più grande vantaggio: può rimanere ferma senza essere notata, può muoversi liberamente e catturare l’atmosfera del festival senza essere limitata dal peso di altre apparecchiature. 

“Fotografare il Sunny Hill Festival con la Leica Q3 è una vera sfida per via dell’obiettivo. Ma è proprio questa limitazione a spingermi a pensare in modo più creativo.”

Sophia Carey

Dalle panoramiche alle foto ravvicinate

In mezzo alla folla la Carey solleva in alto la Leica Q3 con il suo obiettivo fisso da 28 mm. Sfrutta l’ampia prospettiva per fotografare Dua Lipa davanti a uno sfondo spettacolare. L’ampio campo visivo permette di catturare non solo l’artista, ma anche l’atmosfera dello spettacolo: il gigantesco palco immerso nelle luci, le fontane di fuoco che improvvisamente schizzano verso il cielo, e migliaia di fan che si muovono come un’unica onda.

La coreografia che vediamo in queste istantanee va oltre quella specifica della danza, ma diventa un dialogo tra l’artista, il palco e il pubblico, catturato in immagini capaci di rendere tangibile la grandezza di questo momento. 

Durante l’esibizione di Shawn Mendes, Sophia Carey ottiene l’accesso all’area riservata ai fotografi, dove si conquista un’ampia libertà di movimento, fino a una distanza ravvicinata all’artista. Da questa posizione cattura non soltanto le impressioni del palco principale, ma anche l’atmosfera speciale del secondo palco, dove artisti e pubblico hanno un incontro diretto. 

“In un contesto del genere, l’obiettivo da 28 mm può sfruttare pienamente i propri punti forti, soprattutto nelle inquadrature totali. Quando un artista cammina sulla passerella, si vedono la folla, le luci, l’atmosfera che circonda il tutto. Per le distanze ravvicinate, questa lunghezza focale è semplicemente perfetta.”

Sophia Carey

Non solo le star

La Carey non rivolge l’obiettivo soltanto verso le star.

“È importante trovare un rapporto bilanciato tra estetica e narrazione. Non si tratta solo di un artista o dell’esibizione di una singola star, ma di catturare tutti i vari spettacoli. Oggi, domani e per il resto del fine settimana.”

Con le sue foto vuole raccontare delle storie: attraverso la luce e il movimento, attraverso i volti nella folla, attraverso l’atmosfera che vibra tra una canzone e l’altra.

“Una buona foto per me unisce estetica e narrazione: oltre ad essere bella, è un’immagine che racconta una storia. Nella fotografia di eventi musicali il focus è riuscire a trasmettere la sensazione e l’atmosfera che si percepisce proprio in quel momento.” 

Vivere all’estremo

La routine di una fotografa di musica è tutt’altro che prevedibile. 

“A volte inizio a lavorare alle sette di mattina, a volte quella è l’ora in cui torno a casa dopo un evento. Ogni giorno è del tutto diverso dall’altro” 

Il cerchio si chiude

Quando venerdì sera Dua Lipa sale sul palco, per Sophia è come aver raggiunto un traguardo personale.

Alcuni anni prima, all’inizio della sua carriera, aveva già fotografato Dua quando anche la cantante era proprio agli esordi. Ora la Carey la incontra di nuovo, con più esperienza e uno sguardo più attento. Oltre a rappresentare il successo della carriera artistica di Dua Lipa, questo momento riflette anche lo sviluppo del talento fotografico di Sophia Carey.

E mentre il ricordo del Sunny Hill lentamente si affievolisce, Sophia è già in partenza per i prossimi spettacoli organizzati nei club, nelle sale da concerto e nei festival in giro per il mondo. Per la fotografa di eventi musicali c’è sempre qualcosa da fare. 

Dua Lipa on stage at the sunny hill festival

“Quando ho fotografato l’esibizione di Dua, per me si è chiuso un cerchio.”

- Sophia Carey -

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