GIANNI "GIANORSO" RAUSO
"Il mio progetto di ritratti parte dal Parco della Cervelletta, uno spazio verde all’interno di una zona urbana apparentemente tranquilla, Colli Aniene, ma che nasconde tutte le contraddizioni e i problemi delle periferie romane.
Il velo bianco che appare nei ritratti, portato dal vento, vero o immaginario, incastrato tra i rami degli alberi, è il mio abbraccio ai soggetti che ho fotografato, a cui vorrei donare quella tranquillità che non ho.
La “V E L A R I A” nasce dalla crasi tra il VELUM latino e l’ARIA, che mi mancava e che il parco mi ha restituito."
"Come parlare di Roma, senza mostrare Roma?
Come evitare i suoi simboli conosciuti in tutto il mondo e mostrare una realtà che vivo quotidianamente?
Questa è stata la sfida che mi ha spinto a partecipare al progetto “Roma KM 0” della Leica Italia.
Il mio rapporto con Roma è un misto di passioni estreme, amore e odio, che va avanti da sessanta anni.
La storia e l’arte che la rende una città unica e che me la fa amare, sempre più spesso non bastano più per sopravvivere al caos, alla disorganizzazione, ai tempi lunghissimi per muoversi all’interno della città, motivi che mi fanno quasi desiderare di abbandonarla, senza rimpianti, senza guardare indietro.
Ma non succederà mai, lo so.
Cerco sempre di spiegare ai miei amici stranieri, che Roma è una città meravigliosa vissuta da turisti per 10 giorni, immersi nella grande bellezza tanto decantata, quanto superficiale, che in realtà nasconde una città dura, difficile, complicata, che ha quartieri periferici pressoché abbandonati a se stessi e alla violenza che li gestisce. Ma Roma possiede anche tante zone verdi nel suo esteso territorio, un’aspetto che non viene quasi mai raccontato se non quando si parla dei parchi storici del centro, su tutti Villa Borghese.
Il Parco della Cervelletta, nella zona est di Roma, Colli Aniene è uno di queste.
L’ho riscoperto in piena pandemia, quando non si poteva fare nulla se non camminare in spazi aperti, distanziati, quasi prigionieri nell’ora di aria di un carcere.
Il verde mi ha aiutato a sopravvivere in un periodo difficile, di piena solitudine e depressione; mi ha permesso di respirare e di pensare, di leggere e di apprezzare il tempo sospeso, lento. Il mio progetto di ritratti parte da qui, da questo spazio verde, che è all’interno di una zona urbana apparentemente tranquilla ma che nasconde tutte le contraddizioni e i problemi delle periferie romane, che dopo una passerella di legno all’entrata, si apre ed accoglie i visitatori, offre calma e tranquillità, li avvolge e li coccola.
Il velo bianco che appare nei ritratti, portato dal vento, vero o immaginario, incastrato tra i rami degli alberi, è quell’abbraccio della natura, lieve e calmante, è il mio abbraccio ai soggetti che ho fotografato, persone che conosco da una vita e che ho voluto coinvolgere in questo progetto e a cui vorrei donare quella tranquillità che non ho.. La “V E L A R I A” originariamente era la copertura di vele sopra il Colosseo, ma per questo mio progetto nasce dalla crasi tra il VELUM latino e l’ARIA, che mi mancava e che il parco mi ha restituito."
Ti aspettiamo all'inaugurazione della mostra "V E L A R I A" di GIANNI "GIANORSO" RAUSO, mercoledì 23 novembre dalle ore 18.30 presso il Leica Store Roma.
La registrazione è obbligatoria: clicca qui per registrarti.