Simona Ghizzoni (1977) è fotografa e attivista visuale per i diritti delle donne.
Il suo lavoro è fortemente radicato nel vissuto personale, che Ghizzoni rielabora e interpreta attraverso la fotografia.
La sua produzione ruota attorno a due grandi filoni, che spesso si intersecano: la dimensione sociale della donna e la dimensione privata dell’autoritratto.
Col suo primo lavoro, Odd Days, racconta in una serie di ritratti il difficile percorso di guarigione dal disturbo alimentare. Mentre le sue immagini sono spesso di ispirazione sociale, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipativa, a volte anche fantastica, che nasce dall'intimo rapporto che crea coi soggetti.
Nelle serie di autoritratti l’elemento ricorrente è un viscerale rapporto con l’ambiente, che che alterna autobiografia e finzione.
Due volte insignita del World Press Photo per i suoi lavori sulla condizione femminile, il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi: Poyi, The Aftermath Project, Burn Magazine Emerging Photographer Grant, BBC Arabic Film and Documentary Festival, Margaret Mead Film Festival, Sony World Photography Award, tra gli altri.
Il suo lavoro è stato ampiamente presentato in mostre personali e collettive, tra cui il Centro Nobel per la Pace di Oslo, Paris Photo, PhotoEspana, Auditorium di Roma, Athens Photo Festival, Ex-Mattatoio Roma.
Nel 2022 è presidente di giuria per l’Europa al World Press Photo.
Ghizzoni è TEDX speaker e tiene regolarmente lectures e lezioni in varie scuole ed Università europee. Co-fondatrice di MAPS Images, in Italia è rappresentata da MLB Gallery.