Alessio Cupelli
TORPIGNA
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Alessio Cupelli

TORPIGNA

Introduzione

Il reportage nasce con lo scopo di indagare la complessità del quartiere di Torpignattara, caratterizzata da contrasti: una realtà multietnica e tollerante, ma anche afflitta da condizioni di degrado e criminalità. Attraversiamo gli spazi interni ed esterni delle case popolari e i ruderi delle antiche baracche, preda della vegetazione spontanea che è al tempo stesso il segno dell’abbandono e della vitalità del quartiere. Una vitalità che è l’espressione diretta dei suoi residenti, di chi è nato a Torpignattara e di chi l’ha scelta, che arricchiscono il progetto fotografico con le proprie storie.

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Il progetto

La “Torre delle pignatte”, ovvero il Mausoleo di Sant’Elena che dà il nome a Torpignattara, segnala l’ingresso nel quartiere nell’area orientale della città ed è facilmente visibile dai finestrini della linea ferroviaria Roma-Giardinetti che quotidianamente trasporta una ressa cosmopolita di pendolari. Alcuni tra gli anziani residenti sostengono che sia stato proprio questo treno a trasformare la borgata di Torpignattara in uno dei principali quartieri multietnici della capitale. Originariamente composto da campi e poche case lungo l’Acquedotto Alessandrino, il quartiere è cresciuto nel dopoguerra a causa dell’immigrazione dal sud Italia e in seguito ha accolto una migrazione costante di persone provenienti prevalentemente dal Bangladesh, dalla Cina e dal Sudamerica, a cui negli ultimi anni si è aggiunta anche una comunità di artisti che ha contribuito a plasmarne l’identità, rendendolo celebre anche per i numerosi interventi di street-art.

Il progetto fotografico di Alessio Cupelli ne indaga la complessità caratterizzata da contrasti: una realtà multietnica, integrata e tollerante, ma anche afflitta da condizioni di degrado, dalla carenza di servizi e dalla criminalità. Attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, si esplorano gli spazi interni ed esterni delle case popolari e i ruderi delle antiche baracche, preda della vegetazione spontanea che è al tempo stesso il segno dell’abbandono e della vitalità del quartiere. Una vitalità che è l’espressione diretta dei suoi residenti, di chi è nato a Torpignattara e di chi l’ha scelta, che arricchiscono il viaggio fotografico con le proprie storie. Persone come Ben, Marcello, Martina, Phaim, Sebastiano, Denise, Francesco e Andrea, sono orgogliose di vivere in un contesto in cui, malgrado le sfide ancora presenti, si coltiva un’atmosfera di solidarietà e collaborazione tra culture diverse. È questo il sentimento su cui tutti, italiani e stranieri, concordano.

(Anna Zagaglia)

La mostra

Roma ChilometroZero: ti aspettiamo all'inaugurazione della mostra "TORPIGNA" mercoledì 20 marzo dalle ore 18.30 alle ore 20.00 presso il Leica Store Roma. Registrati subito, clicca qui.

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